Presenta un tradizionale funzionamento a massa (blowback) dove il peso del carrello garantisce da solo la chiusura della culatta senza necessità di chiusure geometriche, data la modestia dei calibri impiegati. Il meccanismo di sparo è a doppia azione,[3] il caricatore è ad astuccio da 8 colpi monofilare, e la canna fissa funge anche da guida per la molla di rinculo. Le mire sono un mirino anteriore a lama e una tacca posteriore tarata a 20mt, entrambi ricavati sul cielo del carrello, che è zigrinato antiriflesso. Sul retro del carrello vi sono gli intagli di presa per l’armamento, e sul lato sinistro vi è la sicura che funge anche da abbatticane: a cane armato, azionando la sicura si abbatte il cane evitando che il tiratore poco esperto possa farselo sfuggire. Dietro il grilletto, sull’impugnatura, vi è il pulsante di sgancio del caricatore.
Un’altra caratteristica interessante dell’arma tedesca è il blocco automatico del percussore: un cilindro, comandato dal grilletto, che ferma il percussore all’interno del carrello e non gli permette di muoversi, nemmeno se percosso dal cane o da altre cause, impedendogli così di raggiungere l’innesco della cartuccia ed eliminando di fatto la possibilità di spari accidentali; tale blocco viene rimosso solo premendo il grilletto. Tale caratteristica introdotta dalla Walther nel 1929 venne in seguito copiata da immunerevoli produttori e fabbricanti ed è oggi un elemento standard di gran parte delle pistole automatiche esistenti.
Altro elemento degno di nota è l’avvisatore di arma carica: quando una cartuccia è in canna, un piolo elastico sporge dal retro del carrello, appena sopra il cane: il tiratore può in tal modo accorgersi subito, tastando col pollice, se l’arma è carica.
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